S.S. Coordinamento Fratture del Femore (Pini)
S.S. Coordinamento Fratture del Femore (Pini)
Descrizione:
Descrizione
La S.S. Coordinamento fratture del femore del Presidio Pini si occupa, in costante collaborazione con i colleghi anestesisti, cardiologici e neurologici, in contatto con il coordinatore delle sale operatorie e della Traumatologia d’Urgenza, di preparare, attuare e analizzare il corretto percorso diagnostico-terapeutico cui devono essere avviate tutte le fratture del terzo prossimale del femore in pazienti maggiori di 65 anni che giungono al nostro servizio traumatologico d’urgenza, affinché possano essere preparate al trattamento chirurgico che, come da Piano Nazionale Esiti, dovrebbe avvenire entro le 48 ore dall’arrivo in Pronto Soccorso.
Al fine di ottimizzare l’attività e per adempiere nel migliore dei modi alla mission istituzionale, è stata istituita a partire dal Gennaio 2017 una seduta operatoria dedicata il sabato mattina, con turnazione delle varie UOC coinvolte nel PDTA: questo ci consente di essere sempre disponibili per gestire il caso entro le 48 ore.
Patologie trattate
Fratture del femore, con percorso dedicato al paziente over 65 affetto da fratture del terzo prossimale. Nel ristretto ambito di queste patologie, vengono trattate presso la nostra ASST circa 600 fratture (del terzo prossimale e del femore) nel corso dell’anno con una percentuale di trattamento chirurgico entro le 48 ore che si attesta attorno all’85%.
Attività clinica
I pazienti ricoverati sono affidati alle cure delle varie UOC che li gestiscono in totale autonomia secondo le esigenze cliniche e gli spazi operatori dedicati, per raggiungere l’obbiettivo di operarli entro le 48 ore dal ricovero, come prevedono il PNE, le direttive regionali e il protocollo aziendale.
I colleghi ortopedici possono avvalersi di consulenze cardiologiche, neurologiche, vascolari e fisiatriche, di ruolo all’interno dell’ASST, nonché di altri consulenti esterni, per ottimizzare l’iter diagnostico-terapeutico e ridurre al minimo i tempi di attesa all’intervento chirurgico; eseguitolo, i pazienti rientrano nel reparto di appartenenza e, dopo attento monitoraggio post-operatorio, clinicamente stabilizzati, possono accedere ad un percorso di recupero funzionale che prevede il loro trasferimento presso la nostra sede fisiatrica di Via Isocrate (Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi) oppure l’accesso ad altre strutture riabilitative convenzionate gestite dal CSA (Centro Servizi Assistenziali) così come la loro collocazione presso strutture scelte dal paziente stesso.
Il trattamento chirurgico si avvale dei più innovativi presidi ortopedici, presenti all’interno dell’Istituto, che consentono la più completa e moderna gestione dei vari tipi di frattura, per soddisfare lo standard di eccellenza che da sempre contraddistingue l’ASST Gaetano Pini-CTO.
Attività ambulatoriale
Dedicata al controllo post-operatorio di pazienti operati, si avvale di un percorso e strutture dedicati all’interno delle varie UOC: ciò permette a ogni reparto di seguire i propri casi clinici con un contatto diretto tra medico e pazienti.
Attività didattica
Storicamente il Presidio ospedaliero Pini è sempre stato sede della scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano. Attualmente sono presenti al Presidio Pini due cliniche universitarie cosicché l’apporto di giovani specializzandi è costante, consentendo loro di completare il proprio curriculum formativo frequentando i reparti, il Pronto Soccorso, gli ambulatori e le sale operatorie con tutor dedicati, senza tralasciare l’aspetto organizzativo sempre più importante in una moderna ed efficace gestione del malato ‘fragile’.
Attività di ricerca
Stiamo sviluppando un format che ci consente, attraverso lo studio dei flussi di accesso al Pronto Soccorso e alle percentuali dei casi chirurgici, di gestire in modo ottimale le risorse dell’ASST che permetterà di offrire ai pazienti il meglio delle capacità di tutto il personale sanitario.
S.S. Coordinamento Fratture del Femore (Pini)
Descrizione
La S.S. Coordinamento fratture del femore del Presidio Pini si occupa, in costante collaborazione con i colleghi anestesisti, cardiologici e neurologici, in contatto con il coordinatore delle sale operatorie e della Traumatologia d’Urgenza, di preparare, attuare e analizzare il corretto percorso diagnostico-terapeutico cui devono essere avviate tutte le fratture del terzo prossimale del femore in pazienti maggiori di 65 anni che giungono al nostro servizio traumatologico d’urgenza, affinché possano essere preparate al trattamento chirurgico che, come da Piano Nazionale Esiti, dovrebbe avvenire entro le 48 ore dall’arrivo in Pronto Soccorso.
Al fine di ottimizzare l’attività e per adempiere nel migliore dei modi alla mission istituzionale, è stata istituita a partire dal Gennaio 2017 una seduta operatoria dedicata il sabato mattina, con turnazione delle varie UOC coinvolte nel PDTA: questo ci consente di essere sempre disponibili per gestire il caso entro le 48 ore.
Patologie trattate
Fratture del femore, con percorso dedicato al paziente over 65 affetto da fratture del terzo prossimale. Nel ristretto ambito di queste patologie, vengono trattate presso la nostra ASST circa 600 fratture (del terzo prossimale e del femore) nel corso dell’anno con una percentuale di trattamento chirurgico entro le 48 ore che si attesta attorno all’85%.
Attività clinica
I pazienti ricoverati sono affidati alle cure delle varie UOC che li gestiscono in totale autonomia secondo le esigenze cliniche e gli spazi operatori dedicati, per raggiungere l’obbiettivo di operarli entro le 48 ore dal ricovero, come prevedono il PNE, le direttive regionali e il protocollo aziendale.
I colleghi ortopedici possono avvalersi di consulenze cardiologiche, neurologiche, vascolari e fisiatriche, di ruolo all’interno dell’ASST, nonché di altri consulenti esterni, per ottimizzare l’iter diagnostico-terapeutico e ridurre al minimo i tempi di attesa all’intervento chirurgico; eseguitolo, i pazienti rientrano nel reparto di appartenenza e, dopo attento monitoraggio post-operatorio, clinicamente stabilizzati, possono accedere ad un percorso di recupero funzionale che prevede il loro trasferimento presso la nostra sede fisiatrica di Via Isocrate (Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi) oppure l’accesso ad altre strutture riabilitative convenzionate gestite dal CSA (Centro Servizi Assistenziali) così come la loro collocazione presso strutture scelte dal paziente stesso.
Il trattamento chirurgico si avvale dei più innovativi presidi ortopedici, presenti all’interno dell’Istituto, che consentono la più completa e moderna gestione dei vari tipi di frattura, per soddisfare lo standard di eccellenza che da sempre contraddistingue l’ASST Gaetano Pini-CTO.
Attività ambulatoriale
Dedicata al controllo post-operatorio di pazienti operati, si avvale di un percorso e strutture dedicati all’interno delle varie UOC: ciò permette a ogni reparto di seguire i propri casi clinici con un contatto diretto tra medico e pazienti.
Attività didattica
Storicamente il Presidio ospedaliero Pini è sempre stato sede della scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano. Attualmente sono presenti al Presidio Pini due cliniche universitarie cosicché l’apporto di giovani specializzandi è costante, consentendo loro di completare il proprio curriculum formativo frequentando i reparti, il Pronto Soccorso, gli ambulatori e le sale operatorie con tutor dedicati, senza tralasciare l’aspetto organizzativo sempre più importante in una moderna ed efficace gestione del malato ‘fragile’.
Attività di ricerca
Stiamo sviluppando un format che ci consente, attraverso lo studio dei flussi di accesso al Pronto Soccorso e alle percentuali dei casi chirurgici, di gestire in modo ottimale le risorse dell’ASST che permetterà di offrire ai pazienti il meglio delle capacità di tutto il personale sanitario.
Via Gaetano Pini, 3
02.58296243