XXXII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

XXXII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

09 febbraio 2024

Comunicato stampa

XXXII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

Nel 150° anniversario della fondazione dell’Istituto Ortopedico G. Pini

L’Arcivescovo di Milano Mons. Delpini in visita all’ASST Gaetano Pini

 

Dopo la celebrazione della Messa e il saluto alle persone ricoverate nel reparto di Ortopedia Oncologica, Mons. Delpini ha incontrato in Aula Magna il personale, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e alcuni pazienti, per riflettere insieme sull’importanza della relazione e del prendersi cura.

 

Milano, 9 febbraio 2024 – La visita di Mons. Delpini è iniziata alle 11 con l’accoglienza del Direttore Generale Paola Lattuada, insieme agli altri Direttori della Direzione Strategica, ed è proseguita con la celebrazione della messa, insieme ai cappellani Don Simone, Don Claudio, Don Giuseppe e Don Fontana (responsabile del Servizio Diocesano per la Pastorale della Salute) nella cappella dell’ospedale.

Durante l’omelia molto partecipata, l’Arcivescovo ha ripreso alcuni passaggi della “Strenna” 2023 sottolineando il senso di responsabilità di tutta l’organizzazione, frutto di un percorso storico che continua da 150 anni e che deve essere coltivata con generosità e amore verso chi soffre e per il bene della società. È questo il messaggio che l’Arcivescovo ha voluto ricordare alle molte persone – degenti, personale, medici e infermieri, parenti degli ospiti -, riunite nella cappella interna alla struttura dell’Asst Gaetano Pini.

A seguire Mons. Delpini si è recato per una visita alle persone ricoverate nel reparto di Ortopedia Oncologica, dove è stato accolto dal Direttore del Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e Chirurgie Specialistiche, dott. Primo Daolio, e dalla coordinatrice infermieristica dott.ssa Natalina Carè, e accompagnato dal Direttore Sanitario dott. Candela e dal Direttore delle Professioni Sanitarie, dott. Giovanni Muttillo. Una visita molto apprezzata: dal letto, i pazienti si sono sentiti onorati di poter ricevere una parola di conforto e di stringere la mano all’Arcivescovo. 

Successivamente l’incontro in Aula Magna è stato avviato con la proiezione del video Istituzionale “150 anni dalla nascita dell’Istituto Gaetano Pini”, e a seguire l’intervento del Direttore Generale.

<<Nel darvi il benvenuto alla XXXII Giornata Mondiale del Malato, vorrei riprendere il messaggio del Santo padre: <<Non è bene che l’uomo sia solo>>, e il tema di questa giornata: “Curare il malato curando le relazioni”, per ricordare quanto sia importante il momento dell’accoglienza e dell’ascolto dei pazienti, da parte di tutto il personale, sanitario e amministrativo, affinché si possa assicurare un percorso di presa in carico della persona in tutte le fasi del processo di cura e di assistenza- ha dichiarato il Direttore Generale Dr.ssa Paola Lattuada - Mi piace anche ricordare, nell’anno di celebrazione del nostro 150esimo anniversario, come nel corso dei decenni l’Istituto nato come una scuola-ospedale per i bambini rachitici, si è costantemente evoluto, adattandosi alle esigenze di una società in continua evoluzione. Lo ha fatto aprendosi alla società coltivando i rapporti costruttivi con il contesto sanitario regionale e nazionale, con le Università e con le associazioni di volontariato. Proprio con questo spirito, che i valori della solidarietà, della condivisione, del “valore pubblico” ancora oggi generato riconosciuto ed apprezzato dai cittadini che costantemente si affidano ai nostri professionisti. Questa continua attestazione di fiducia responsabilizza ulteriormente tutta l’organizzazione, tesa a tramandare alle nuove generazioni, attraverso l’insegnamento, il prezioso patrimonio del “valore generato”>>.

<<Abbiamo sperimentato tutti, in particolare in tempo recenti di pandemia, quanto possa essere dolorosa l’esperienza della solitudine, a maggior ragione in una condizione di fragilità e di malattia, e quanto sia fondamentale il supporto umano quando si è più vulnerabili. - Ha dichiarato il Direttore Socio Sanitario Dr.ssa Rossana Giove. - Spesso i gesti e le parole possono portare speranza e forza per superare momenti di buio più assoluto: perciò mi rivolgo a tutti voi che ogni giorno vi prendete cura delle persone, e in particolare di persone malate e fragili, per esortarvi a continuare a portare avanti quest’”Arte” da declinare nella pratica clinica-assistenziale quotidiana, vissuta nella relazione empatica con sapienza e nel rispetto dei valori etici e deontologici. >>

A conclusione dell’incontro l’Arcivescovo di Milano ha ripreso una citazione del premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini: “Oggi c’è un’enfasi molto forte sulle dotazioni scientifiche, sulle attrezza­ture, sui mezzi e gli strumenti di cui la scienza può disporre in qualun­que campo. Ebbene io credo che tutto ciò conti ma che conti e serva ancor di più lo sforzo dell’immaginazione, l’intelligenza dell’uomo. E’ la mente umana il motore della ricerca scientifica, il pensiero e l’intuizione la no­bilitano sopra ogni cosa”, un messaggio che l’Arcivescovo ha ricondotto alla Giornata Mondiale del Malato: <<Vorrei sottolineare il ruolo che hanno l’intelligenza e l’immaginazione della persona umana, la straordinaria potenzialità in ciascuno di noi da vivere nella concretezza di relazioni coltivate nel confronto e nel dialogo con gli altri. Il tema delle relazioni ha un rilievo fondamentale per il progresso della comunità scientifica e delle competenze, specie in ambito clinico e medico. Ma oltre a questo vi è un’importanza che ha a che fare con le relazioni personali, parentali, amicali. È un patrimonio, questo, inestimabile come ben sapete voi che vi impegnate per le persone. Nella prospettiva del tema della Giornata Mondiale del Malato, questo ci offre motivazioni per vivere e per sperare. Abbiate attenzione per tutte le vostre relazioni, anche personali, quelle vissute con serenità e quelle che danno preoccupazioni e da qui imparate a relazionarvi anche a livello professionale, con capacità di gentilezza, perdono, stima vicendevole. Questo è il mio augurio per questo ospedale che non è solo un luogo di cura e di ricerca, ma anche di formazione. Dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni non solo sapienza, ma anche saggezza e lungimiranza con il tratto caratteristico del sorriso e della gentilezza.>>

 

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Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa e Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 11/06/2024