Ortopedia Traumatologia II

Descrizione:

Descrizione

 

La UOC Ortopedia Traumatologia II tratta la patologia ortopedica di elezione e la traumatologia prevalentemente degli arti nell’adulto.

In un reparto di 22 posti letto, in camere doppie e camere singole con servizi, vengono accettati sia pazienti con problematiche ortopediche che necessitano di trattamento chirurgico, sia pazienti traumatizzati provenienti dal pronto soccorso.

L’organico medico è composto da un Direttore e 9 Chirurghi Ortopedici con ampie competenze specialistiche nelle principali branche dell’ortopedia ed in ambito traumatologico. All’interno del presidio sono presenti inoltre competenze internistiche, cardiologiche, neurologiche, vascolari e fisiatriche per completare l’offerta assistenziale.

L’offerta riabilitativa è garantita già dal ricovero chirurgico in consulenza da parte dei Medici Fisiatri e fisioterapisti e può proseguire anche in regime di ricovero in sede o presso il presidio fisiatrico riabilitativo "Fanny Finzi Ottolenghi" di via Isocrate.

La UOC comprende due Strutture Semplici:

  • Struttura semplice di Day Surgery
  • Struttura Semplice di Coordinamento Fratture di Femore si occupa, in collaborazione con il reparto ed i colleghi delle altre Unità Operative Complesse, dell’attività traumatologica e specificamente della presa in carico e gestione del paziente con età superiore a 65 anni. L’approccio al Paziente è di tipo multidimensionale per individuare e gestire la sua eventuale fragilità sia da un punto di vista medico che sociale, favorendo il percorso di continuità ospedale-territorio grazie alla stretta collaborazione con il servizio sociale professionale. Il Paziente traumatizzato con fratture di femore prossimale segue un PDTA “Fast Track” per il trattamento chirurgico entro le 48h dal ricovero.

 

 

Patologie Trattate

 

Ortopedia

  • Artrosi dell’anca, primitiva e secondaria ad esiti traumatici o per displasia
  • Artrosi del ginocchio primitiva e secondaria
  • Trattamento dei fallimenti protesici per instabilità, mobilizzazione, rottura delle componenti ed infezione
  • Artrosi di spalla e artropatia degenerativa di cuffia, trattamento con protesi inversa
  • Lussazione ed instabilità della spalla, trattamento “open”
  • Patologie del ginocchio (lesione del legamento crociato anteriore, lesioni meniscali, lesioni cartilaginee)
  • Patologia del piede (alluce valgo, dita a griffe, a martello, Neuroma di Morton, ecc.)
  • Patologia della colonna: ernie discali e protrusioni, discopatie, stenosi del canale vertebrale ed instabilità, spondilolistesi

 

Traumatologia

  • Traumatologia dell’anca del paziente anziano (fratture del femore)
  • Traumatologia dell’arto superiore
  • Traumatologia dell’arto inferiore
  • Fratture peri-protesiche di anca e ginocchio (fratture occorse in presenza di una protesi articolare precedentemente impiantata)
  • Fratture peri-impianto (fratture che occorrano nelle vicinanze di precedenti mezzi di sintesi)
  • Trattamento chirurgico delle fratture vertebrali amieliche

 

Attività Clinica

 

Chirurgia sostitutiva protesica dell’anca, del ginocchio e della spalla

 

L'Ortopedia Traumatologica II affronta la patologia degenerativa (artrosi) primitiva e secondaria dell’anca, comprese le forme displasiche e post traumatiche, con moderne ma collaudate tecniche di impianto protesico. Nella maggior parte dei casi si utilizzano protesi non cementate e nei casi di protesi cementate vengono sfruttate moderne tecniche di cementazione seguendo linee guida nazionali e buone pratiche internazionali.

Nel ginocchio artrosico, a seconda dei casi si procederà ad impianto di protesi non cementate o cementate. Quando indicato, si impiantano protesi mono-compartimentali che sostituiscono solo il lato interno o esterno danneggiato. In casi più complessi, in cui la compromissione dei capi articolari è estesa, la protesi totale, a vario grado di vincolo, rappresentano ancora la soluzione più sicura e durevole. In casi particolarmente selezionati si può intervenire con la sostituzione protesica della sola articolazione femoro-rotulea. In casi post traumatici particolarmente gravi vengono utilizzate componenti protesiche che siano in grado di sostituire anche una porzione ossea e non solo articolare le cosiddette megaprotesi.

I casi, fortunatamente rari, di insuccesso e fallimento dell’impianto protesico di anca e ginocchio, per usura mobilizzazione o sepsi, vengono trattati con rimozione dell’impianto, bonifica dei capi ossei e reimpianto di componenti protesiche.

La patologia artrosica della spalla (omoartrosi) e la grave patologia degenerativa di cuffia con lesione massiva e irreparabile vengono trattate, ove indicato e se ogni altra cura fosse risultata inefficace, con l’impianto di protesi “inversa” di spalla.

 

Chirurgia della spalla

Trattiamo la patologia degenerativa della spalla prevalentemente con protesi totale inversa.

Trattiamo la patologia degenerativa della cuffia dei rotatori (tendinopatie calcifiche, lesione del tendine del CLBO e lesioni di cuffia dei rotatori) con tecniche mini invasive. Il ricovero è di una notte con ingresso al mattino e intervento, dimissione il giorno seguente.

 

Chirurgia del ginocchio

Ci occupiamo delle lesioni del ginocchio sia degenerative che sportive, con tecniche artroscopiche e mini-invasive e nei casi più complessi con chirurgia aperta. Si trattano sia le più semplici lesioni meniscali che le più complesse lesioni del menisco o lesioni cartilaginee, mediante aggiornate tecniche riparative o sostitutive. La lesione del legamento crociato anteriore, patologia tipica dello sportivo, può essere riparata con tecniche differenti: dal neolegamento biologico (semitendinoso e gracile duplicati o tendine rotuleo prelevati dal paziente stesso) al legamento artificiale in casi specifici sino al tendine ottenuto dalla Banca Regionale dell’Osso e Legamenti che ha sede presso la nostra ASST.

Nelle deviazioni in varo o in valgo dell’asse meccanico del ginocchio e preferibilmente nei pazienti più giovani, quando indicato clinicamente e in base agli accertamenti radiografici, suggeriamo una osteotomia correttiva del ginocchio (alla tibia o al femore) che consente di ripristinare il corretto allineamento dell’arto e ritarda la degenerazione artrosica. Nei casi più semplici si utilizzeranno prevalentemente mezzi di sinesi interna per garantire la stabilità della osteotomia, nei casi più complessi sistemi di fissazione esterna esapodalica con controllo computerizzato e progressivo della correzione nei tre piani ed eventuale allungamento dell’arto.

 

Chirurgia del piede

Trattiamo la patologia del piede che è prevalentemente rappresentata dalla chirurgia dell’avampiede, in primis la deviazione del I dito (alluce valgo, alluce rigido) e le patologie associate (dita a griffe, dita a martello, sovraccarichi metatarsali). Anche in questo caso, se indicato, è suggerito un intervento mini-invasivo che, attraverso una piccola cicatrice, consente la risoluzione dei disturbi con una buona correzione dell’asse del dito ed un accorciamento dei tempi di convalescenza.

Vengono inoltre eseguiti interventi osteotomici, di artrodesi o di artrorisi del piede e della caviglia.

 

Chirurgia della colonna

Affrontiamo la patologia degenerativa del disco intervertebrale e l’ernia discale prevalentemente lombosacrale. La soluzione chirurgica deve sempre essere preceduta da un idoneo trattamento medico e fisioterapico. Trattiamo, inoltre, la patologia più complessa della colonna (stenosi vertebrali ed instabilità) con trattamenti decompressivi e/o di stabilizzazione vertebrale su più livelli secondo tecniche tradizionali.

 

Chirurgia traumatologica

Il trattamento chirurgico delle fratture degli arti avviene mediante l’utilizzo di impianti protesici e dei più attuali mezzi di sintesi interna (Placche, chiodi endomidollari bloccati anche a guida magnetica).

La fissazione esterna viene utilizzata sia per gestire il trauma in acuto (Damage Control Ortopedico) che per trattare fratture complesse sotto il profilo osseo o per interessamento diretto o indiretto dei tessuti molli con metodiche avanzate di fissazione esterna monoassiale, ibrida o circolare nonché esapodalica nelle ricostruzioni e nei trasporti ossei più complessi.

Nel trattamento delle fratture dell’anca dell’anziano (problema di rilevanza sociale), applichiamo un percorso dedicato di “Fast Track” per garantire, ove le condizioni cliniche lo permettano, un intervento chirurgico entro le 48 ore dal ricovero.  

 

Attività Ambulatoriale

L’attività ambulatoriale è dedicata sia ai controlli dei pazienti ricoverati per patologia ortopedica o traumatologica e dimessi dal reparto, sia per prime visite e controlli di pazienti affetti da patologie ortopediche.

 

L'Ortopedia Traumatologica II è dotata dei seguenti ambulatori: 

  • Ambulatorio di controllo post-PS
  • Ambulatorio di controllo OTII dei pazienti operati
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia dell’anca
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia del ginocchio
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia della spalla
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia della colonna
  • Ambulatorio super-specialistico di Ossigeno-Ozono terapia (Via Isocrate)
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia del piede

 

Gli ambulatori sono rivolti a pazienti a partire dai 16 anni di età.

 

Attività Formativa e di Tirocinio

 

Nell’ambito della scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano, i medici specializzandi in Ortopedia e Traumatologia, affiancano il personale medico strutturato nelle attività cliniche e chirurgiche, ordinarie e di urgenza, per completare il proprio curriculum formativo.

Il reparto è anche frequentato da Studenti dell’Università degli Studi di Milano nel percorso di Tirocinio Pratico Valutativo assegnati a specifici Tutor Medici.

Responsabile:

Emilio Luigi Mazza

Ortopedia Traumatologia II

Via Bignami 1, Milano

Descrizione

 

La UOC Ortopedia Traumatologia II tratta la patologia ortopedica di elezione e la traumatologia prevalentemente degli arti nell’adulto.

In un reparto di 22 posti letto, in camere doppie e camere singole con servizi, vengono accettati sia pazienti con problematiche ortopediche che necessitano di trattamento chirurgico, sia pazienti traumatizzati provenienti dal pronto soccorso.

L’organico medico è composto da un Direttore e 9 Chirurghi Ortopedici con ampie competenze specialistiche nelle principali branche dell’ortopedia ed in ambito traumatologico. All’interno del presidio sono presenti inoltre competenze internistiche, cardiologiche, neurologiche, vascolari e fisiatriche per completare l’offerta assistenziale.

L’offerta riabilitativa è garantita già dal ricovero chirurgico in consulenza da parte dei Medici Fisiatri e fisioterapisti e può proseguire anche in regime di ricovero in sede o presso il presidio fisiatrico riabilitativo "Fanny Finzi Ottolenghi" di via Isocrate.

La UOC comprende due Strutture Semplici:

  • Struttura semplice di Day Surgery
  • Struttura Semplice di Coordinamento Fratture di Femore si occupa, in collaborazione con il reparto ed i colleghi delle altre Unità Operative Complesse, dell’attività traumatologica e specificamente della presa in carico e gestione del paziente con età superiore a 65 anni. L’approccio al Paziente è di tipo multidimensionale per individuare e gestire la sua eventuale fragilità sia da un punto di vista medico che sociale, favorendo il percorso di continuità ospedale-territorio grazie alla stretta collaborazione con il servizio sociale professionale. Il Paziente traumatizzato con fratture di femore prossimale segue un PDTA “Fast Track” per il trattamento chirurgico entro le 48h dal ricovero.

 

 

Patologie Trattate

 

Ortopedia

  • Artrosi dell’anca, primitiva e secondaria ad esiti traumatici o per displasia
  • Artrosi del ginocchio primitiva e secondaria
  • Trattamento dei fallimenti protesici per instabilità, mobilizzazione, rottura delle componenti ed infezione
  • Artrosi di spalla e artropatia degenerativa di cuffia, trattamento con protesi inversa
  • Lussazione ed instabilità della spalla, trattamento “open”
  • Patologie del ginocchio (lesione del legamento crociato anteriore, lesioni meniscali, lesioni cartilaginee)
  • Patologia del piede (alluce valgo, dita a griffe, a martello, Neuroma di Morton, ecc.)
  • Patologia della colonna: ernie discali e protrusioni, discopatie, stenosi del canale vertebrale ed instabilità, spondilolistesi

 

Traumatologia

  • Traumatologia dell’anca del paziente anziano (fratture del femore)
  • Traumatologia dell’arto superiore
  • Traumatologia dell’arto inferiore
  • Fratture peri-protesiche di anca e ginocchio (fratture occorse in presenza di una protesi articolare precedentemente impiantata)
  • Fratture peri-impianto (fratture che occorrano nelle vicinanze di precedenti mezzi di sintesi)
  • Trattamento chirurgico delle fratture vertebrali amieliche

 

Attività Clinica

 

Chirurgia sostitutiva protesica dell’anca, del ginocchio e della spalla

 

L'Ortopedia Traumatologica II affronta la patologia degenerativa (artrosi) primitiva e secondaria dell’anca, comprese le forme displasiche e post traumatiche, con moderne ma collaudate tecniche di impianto protesico. Nella maggior parte dei casi si utilizzano protesi non cementate e nei casi di protesi cementate vengono sfruttate moderne tecniche di cementazione seguendo linee guida nazionali e buone pratiche internazionali.

Nel ginocchio artrosico, a seconda dei casi si procederà ad impianto di protesi non cementate o cementate. Quando indicato, si impiantano protesi mono-compartimentali che sostituiscono solo il lato interno o esterno danneggiato. In casi più complessi, in cui la compromissione dei capi articolari è estesa, la protesi totale, a vario grado di vincolo, rappresentano ancora la soluzione più sicura e durevole. In casi particolarmente selezionati si può intervenire con la sostituzione protesica della sola articolazione femoro-rotulea. In casi post traumatici particolarmente gravi vengono utilizzate componenti protesiche che siano in grado di sostituire anche una porzione ossea e non solo articolare le cosiddette megaprotesi.

I casi, fortunatamente rari, di insuccesso e fallimento dell’impianto protesico di anca e ginocchio, per usura mobilizzazione o sepsi, vengono trattati con rimozione dell’impianto, bonifica dei capi ossei e reimpianto di componenti protesiche.

La patologia artrosica della spalla (omoartrosi) e la grave patologia degenerativa di cuffia con lesione massiva e irreparabile vengono trattate, ove indicato e se ogni altra cura fosse risultata inefficace, con l’impianto di protesi “inversa” di spalla.

 

Chirurgia della spalla

Trattiamo la patologia degenerativa della spalla prevalentemente con protesi totale inversa.

Trattiamo la patologia degenerativa della cuffia dei rotatori (tendinopatie calcifiche, lesione del tendine del CLBO e lesioni di cuffia dei rotatori) con tecniche mini invasive. Il ricovero è di una notte con ingresso al mattino e intervento, dimissione il giorno seguente.

 

Chirurgia del ginocchio

Ci occupiamo delle lesioni del ginocchio sia degenerative che sportive, con tecniche artroscopiche e mini-invasive e nei casi più complessi con chirurgia aperta. Si trattano sia le più semplici lesioni meniscali che le più complesse lesioni del menisco o lesioni cartilaginee, mediante aggiornate tecniche riparative o sostitutive. La lesione del legamento crociato anteriore, patologia tipica dello sportivo, può essere riparata con tecniche differenti: dal neolegamento biologico (semitendinoso e gracile duplicati o tendine rotuleo prelevati dal paziente stesso) al legamento artificiale in casi specifici sino al tendine ottenuto dalla Banca Regionale dell’Osso e Legamenti che ha sede presso la nostra ASST.

Nelle deviazioni in varo o in valgo dell’asse meccanico del ginocchio e preferibilmente nei pazienti più giovani, quando indicato clinicamente e in base agli accertamenti radiografici, suggeriamo una osteotomia correttiva del ginocchio (alla tibia o al femore) che consente di ripristinare il corretto allineamento dell’arto e ritarda la degenerazione artrosica. Nei casi più semplici si utilizzeranno prevalentemente mezzi di sinesi interna per garantire la stabilità della osteotomia, nei casi più complessi sistemi di fissazione esterna esapodalica con controllo computerizzato e progressivo della correzione nei tre piani ed eventuale allungamento dell’arto.

 

Chirurgia del piede

Trattiamo la patologia del piede che è prevalentemente rappresentata dalla chirurgia dell’avampiede, in primis la deviazione del I dito (alluce valgo, alluce rigido) e le patologie associate (dita a griffe, dita a martello, sovraccarichi metatarsali). Anche in questo caso, se indicato, è suggerito un intervento mini-invasivo che, attraverso una piccola cicatrice, consente la risoluzione dei disturbi con una buona correzione dell’asse del dito ed un accorciamento dei tempi di convalescenza.

Vengono inoltre eseguiti interventi osteotomici, di artrodesi o di artrorisi del piede e della caviglia.

 

Chirurgia della colonna

Affrontiamo la patologia degenerativa del disco intervertebrale e l’ernia discale prevalentemente lombosacrale. La soluzione chirurgica deve sempre essere preceduta da un idoneo trattamento medico e fisioterapico. Trattiamo, inoltre, la patologia più complessa della colonna (stenosi vertebrali ed instabilità) con trattamenti decompressivi e/o di stabilizzazione vertebrale su più livelli secondo tecniche tradizionali.

 

Chirurgia traumatologica

Il trattamento chirurgico delle fratture degli arti avviene mediante l’utilizzo di impianti protesici e dei più attuali mezzi di sintesi interna (Placche, chiodi endomidollari bloccati anche a guida magnetica).

La fissazione esterna viene utilizzata sia per gestire il trauma in acuto (Damage Control Ortopedico) che per trattare fratture complesse sotto il profilo osseo o per interessamento diretto o indiretto dei tessuti molli con metodiche avanzate di fissazione esterna monoassiale, ibrida o circolare nonché esapodalica nelle ricostruzioni e nei trasporti ossei più complessi.

Nel trattamento delle fratture dell’anca dell’anziano (problema di rilevanza sociale), applichiamo un percorso dedicato di “Fast Track” per garantire, ove le condizioni cliniche lo permettano, un intervento chirurgico entro le 48 ore dal ricovero.  

 

Attività Ambulatoriale

L’attività ambulatoriale è dedicata sia ai controlli dei pazienti ricoverati per patologia ortopedica o traumatologica e dimessi dal reparto, sia per prime visite e controlli di pazienti affetti da patologie ortopediche.

 

L'Ortopedia Traumatologica II è dotata dei seguenti ambulatori: 

  • Ambulatorio di controllo post-PS
  • Ambulatorio di controllo OTII dei pazienti operati
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia dell’anca
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia del ginocchio
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia della spalla
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia della colonna
  • Ambulatorio super-specialistico di Ossigeno-Ozono terapia (Via Isocrate)
  • Ambulatorio super-specialistico di patologia e chirurgia del piede

 

Gli ambulatori sono rivolti a pazienti a partire dai 16 anni di età.

 

Attività Formativa e di Tirocinio

 

Nell’ambito della scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano, i medici specializzandi in Ortopedia e Traumatologia, affiancano il personale medico strutturato nelle attività cliniche e chirurgiche, ordinarie e di urgenza, per completare il proprio curriculum formativo.

Il reparto è anche frequentato da Studenti dell’Università degli Studi di Milano nel percorso di Tirocinio Pratico Valutativo assegnati a specifici Tutor Medici.