Medicina di genere

Descrizione:

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La UOS Medicina di Genere persegue lo scopo di sviluppare l’approccio di genere anche con protocolli di ricerca e specifici di assistenza nell’ambito dei disturbi del movimento, orientati anche alla presa in carico del paziente cronico ed al modello di assistenza sul territorio, attivando strumenti di monitoraggio a distanza, nello specifico la telemedicina.

All’UOS sono assegnate, in particolare, le seguenti responsabilità:

  • Sensibilizzare e monitorare l’attività di presa in carico dei pazienti cronici;
  • Creare protocolli e PDTA per l’assistenza sul territorio dei pazienti affetti da malattia neurodegenerativa cronico;
  • Svolgere attività di ricerca in merito alla medicina di genere; promozione e coordinamento di trial clinici;
  • Collaborare e partecipare attivamente alle reti che si occupano di medicina di genere;
  • Partecipare anche ad attività di sensibilizzazione interna alla rete delle malattie rare con visione all’approccio di genere;
  • Organizzare l’attività di sviluppo formativo dello staff medico e paramedico.

Responsabile:

Anna Zecchinelli

Medicina di genere

Responsabile

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La UOS Medicina di Genere persegue lo scopo di sviluppare l’approccio di genere anche con protocolli di ricerca e specifici di assistenza nell’ambito dei disturbi del movimento, orientati anche alla presa in carico del paziente cronico ed al modello di assistenza sul territorio, attivando strumenti di monitoraggio a distanza, nello specifico la telemedicina.

All’UOS sono assegnate, in particolare, le seguenti responsabilità:

  • Sensibilizzare e monitorare l’attività di presa in carico dei pazienti cronici;
  • Creare protocolli e PDTA per l’assistenza sul territorio dei pazienti affetti da malattia neurodegenerativa cronico;
  • Svolgere attività di ricerca in merito alla medicina di genere; promozione e coordinamento di trial clinici;
  • Collaborare e partecipare attivamente alle reti che si occupano di medicina di genere;
  • Partecipare anche ad attività di sensibilizzazione interna alla rete delle malattie rare con visione all’approccio di genere;
  • Organizzare l’attività di sviluppo formativo dello staff medico e paramedico.