Ortopedia Traumatologia II

Descrizione:

Descrizione

La divisione Ortopedia Traumatologia II tratta la patologia ortopedica di elezione e la traumatologia degli arti dell’adulto.

In un reparto di 25 posti letto, in camere doppie e camere singole con servizi, vengono accettati sia pazienti con problematiche ortopediche che necessitano di trattamento chirurgico, sia pazienti traumatizzati provenienti dal pronto soccorso.

L’organico medico è composto da un direttore e 8 chirurghi ortopedici con ampie competenze specialistiche nelle principali branche dell’ortopedia e in ambito traumatologico. Per il trattamento di patologie complesse nel paziente anziano e fragile ci si avvale della costante presenza in reparto, a rotazione, di due consulenti internisti. All’interno del presidio sono presenti inoltre competenze cardiologiche, neurologiche, vascolari e fisiatriche per completare l’offerta assistenziale.

L’eventuale trattamento riabilitativo post-chirurgico è effettuato in regime di ricovero, in sede (reparto interno al Presidio Pini dedicato alla fisioterapia) o presso il Polo Ospedalieri collegato "Fanny Finzi Ottolenghi" di via Isocrate, a Milano.

La Divisione comprende una Struttura Semplice di Pronto Soccorso e una Struttura Semplice di Coordinamento fratture di femore 48h che si occupano, in collaborazione con i colleghi delle altre Divisioni, dell’attività traumatologica e specificamente della presa in carico e gestione del paziente anziano “fragile” traumatizzato con fratture di femore, che segue un protocollo “fast track” per il trattamento chirurgico entro le 48h dal ricovero.

Patologie Trattate

Ortopedia

  • Artrosi dell’anca, primitiva e secondaria, negli esiti traumatici e per displasia
  • Artrosi del ginocchio primitiva e secondaria
  • Trattamento dei fallimenti protesici per instabilità, mobilizzazione, rottura delle componenti, sepsi
  • Artrosi di spalla e artropatia di cuffia, trattamento con protesi inversa
  • Lussazione ed instabilità della spalla, trattamento artroscopico e “open”
  • Rottura della cuffia dei rotatori, trattamento artroscopico mini invasivo
  • Patologie del ginocchio (lesione del legamento crociato anteriore, lesioni mensicali, lesioni cartilaginee)
  • Patologia dell’avampiede (alluce valgo, dita a griffe, a martello, Neuroma di  Morton, ecc.)
  • Patologia della colonna: ernie discali e protrusioni, discopatie, stenosi del canale vertebrale ed instabiltà, spondilolistesi, fratture vertebrali.

Traumatologia

  • Traumatologia dell’anca del paziente anziano (fratture del femore)
  • Traumatologia dell’arto superiore (clavicola, omero, gomito, avambraccio)
  • Traumatologia dell’arto inferiore (femore, ginocchio, gamba, caviglia, piede)
  • Fratture peri-protesiche di anca e ginocchio (fratture occorse in presenza di una protesi e che destabilizzano l’impianto)

Attività Clinica

Chirurgia sostitutiva protesica dell’anca, del ginocchio e della spalla

L'Ortopedia Traumatologica II affronta la patologia degenerativa (artrosi) primitiva e secondaria dell’anca, comprese le forme displasiche e post traumatiche, con le moderne tecniche di protesizzazione che sono sicure e garantiscono un buon risultato clinico e funzionale in oltre il 95% dei casi. Si impiantano protesi non cementate nella maggior parte dei casi con accoppiamenti in titanio/ceramica/polietilene secondo le più moderne tecniche e seguendo le linee guida e i protocolli internazionali.

Nel ginocchio artrosico, a oggi, la tecnica di cementazione viene considerata ancora la più sicura per un buon risultato lungo termine. Quando indicato, si impiantano protesi monocompartimentali che sostituiscono solo il lato interno o esterno danneggiato dall’artrosi. In casi più complessi, in cui la compromissione dei capi articolari è estesa, le protesi totali, a vario grado di stabilizzazione, rappresentano ancora la soluzione più sicura e durevole. In casi particolarmente selezionati si può intervenire con la protesizzazione della sola articolazione femoro-rotulea.

I casi, fortunatamente rari, di insuccesso e fallimento dell’impianto protesico di anca e ginocchio, per usura mobilizzazione o sepsi, vengono trattati con rimozione dell’impianto, bonifica dei capi ossei e reimpianto di componenti protesiche da revisione con maggior vincolo. In caso di infezione la revisione degli impianti viene effettuata solitamente in due tempi chirurgici distinti.

La patologia artrosica della spalla (omoartrosi) e la grave patologia degenerativa di cuffia con lesione massiva e irreparabile vengono trattate, ove indicato e se ogni altro cura è risultata inefficace, con l’impianto di una protesi “inversa” di spalla: grazie all’intuizione di Grammont, un chirurgo francese, l’inversione delle superfici di contatto articolare consente alla spalla lesionata di riprendere una buona funzione grazie all’attivazione del muscolo deltoide.

Chirurgia della spalla

Trattiamo, inoltre, le patologie degenerative della cuffia dei rotatori (tendinopatie calcifiche, lesione del tendine del CLBO e lesioni di cuffia dei rotatori) con tecniche mini invasive. Il ricovero è di una notte con ingresso al mattino e intervento, dimissione il giorno seguente. La tecnica mini invasiva consente l’utilizzo di una sonda ottica, collegata a video che permette l’esplorazione della articolazione e il successivo trattamento della lesione sempre per via mini invasiva. Il trattamento riabilitativo che segue le prime 3-4 settimane di riposo è fondamentale per la corretta riuscita dell’intervento.

Chirurgia del ginocchio

Ci occupiamo delle lesioni interne (da sport e degenerative) del ginocchio, con tecniche artroscopiche e mini-invasive. Dalle più semplici lesioni meniscali alle più complesse lesioni a manico di secchia del menisco e alle lesioni cartilaginee, mediante le più aggiornate tecniche riparative o sostitutive. La lesione del legamento crociato anteriore, patologia tipica dello sportivo, può essere riparata con tecniche differenti: dal neolegamento biologico (semitendinoso e gracile duplicati o tendine rotuleo, più indicato nello sportivo di livello) al legamento artificiale (soluzione da riservare alla fascia di età medio avanzata o nelle revisioni), al tendine ottenuto dalla Banca regionale dell’osso e legamenti che ha sede presso il Presidio Pini.

Nelle deviazioni in varo o in valgo dell’asse meccanico del ginocchio al di sotto dei 40-50 anni di età, quando indicato clinicamente e in base agli accertamenti radiografici, suggeriamo una osteotomia correttiva del ginocchio (alla tibia o al femore) che consente di ripristinare il corretto allineamento dell’arto e previene una degenerazione artrosica nel tempo.

Chirurgia del piede

Trattiamo tutta la chirurgia dell’avampiede, in primis la deviazione laterale del I dito (alluce valgo) e le patologie associate (dita a griffe, dita a martello, sovraccarichi metatarsali). Anche in questo caso, se indicato, è suggerito un intervento mini-invasivo che, attraverso una piccola cicatrice, consente la risoluzione dei disturbi con una buona correzione dell’asse del dito e un accorciamento dei tempi di convalescenza.

Chirurgia della colonna

Affrontiamo la patologia degenerativa del disco intervertebrale e l’ernia discale. La soluzione chirurgica deve sempre essere preceduta da un idoneo trattamento medico antidolorifico/anti infiammatorio e fisioterapico. Trattiamo, inoltre, la patologia più complessa della colonna (stenosi vertebrali ed instabilità) con trattamenti decompressivi e/o di stabilizzazione vertebrale su più livello secondo tecniche tradizionali e sicure.

È attivato un ambulatorio dedicato al trattamento sintomatico del dolore cervicale, dorsale e lombare mediante infiltrazioni di Ossigeno-Ozono eseguite ambulatorialmente.

Chirurgia traumatologica

Il trattamento chirurgico delle fratture degli arti avviene mediante l’utilizzo di placche metalliche in acciaio e titanio (biologicamente inerte) con viti a stabilità angolare che garantiscono una migliore tenuta nell’osso. Per determinate fratture è indicato l’utilizzo di chiodo endomidollari (con sistema di guide magnetico per le viti distali) o, in misura minore, di fissatori esterni. Quando possibile preferiamo utilizzare sistemi mini invasivi tipo MIPO.

Nel trattamento delle fratture dell’anca dell’anziano (problema di rilevanza sociale), applichiamo un percorso dedicato di “fast track” per garantire, ove le condizioni cliniche lo permettano, un intervento chirurgico entro le 48 ore dal ricovero. È previsto un percorso di recupero funzionale interno o esterno con trasferimento diretto verso la struttura riabilitativa adeguata.

Attività Ambulatoriale

L’attività ambulatoriale è dedicata sia ai controlli dei pazienti ricoverati per patologie ortopediche o traumatologica e dimessi dal reparto, sia per prime visite e controlli di pazienti affetti da patologie ortopediche.

L'Ortopedia Traumatologica II è dotata dei seguenti ambulatori: 

  • Ambulatorio di controllo post-PS
  • Ambulatorio di controllo Divisionale dei pazienti operati
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia dell’anca
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia del ginocchio
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia della spalla
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia della colonna
  • Ambulatorio superspecialisti di Ossigeno-Ozono terapia
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia del piede

Gli ambulatori sono rivolti a pazienti adulti a partire dai 16 anni

Attività Didattica

Nell’ambito della scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano, il Direttore dell’UOC, dott. Pietro Paronzini, svolge funzioni di Tutor a favore dei medici specializzandi in ortopedia e traumatologia, in numero di 2 a rotazione semestrale. Tali medici affiancano il personale medico strutturato nelle attività cliniche e chirurgiche, ordinarie e di urgenza, per completare il proprio curriculum formativo.

Responsabile:

Vincenzo Pellecchia

Ortopedia Traumatologia II

Via Bignami 1, Milano

Descrizione

La divisione Ortopedia Traumatologia II tratta la patologia ortopedica di elezione e la traumatologia degli arti dell’adulto.

In un reparto di 25 posti letto, in camere doppie e camere singole con servizi, vengono accettati sia pazienti con problematiche ortopediche che necessitano di trattamento chirurgico, sia pazienti traumatizzati provenienti dal pronto soccorso.

L’organico medico è composto da un direttore e 8 chirurghi ortopedici con ampie competenze specialistiche nelle principali branche dell’ortopedia e in ambito traumatologico. Per il trattamento di patologie complesse nel paziente anziano e fragile ci si avvale della costante presenza in reparto, a rotazione, di due consulenti internisti. All’interno del presidio sono presenti inoltre competenze cardiologiche, neurologiche, vascolari e fisiatriche per completare l’offerta assistenziale.

L’eventuale trattamento riabilitativo post-chirurgico è effettuato in regime di ricovero, in sede (reparto interno al Presidio Pini dedicato alla fisioterapia) o presso il Polo Ospedalieri collegato "Fanny Finzi Ottolenghi" di via Isocrate, a Milano.

La Divisione comprende una Struttura Semplice di Pronto Soccorso e una Struttura Semplice di Coordinamento fratture di femore 48h che si occupano, in collaborazione con i colleghi delle altre Divisioni, dell’attività traumatologica e specificamente della presa in carico e gestione del paziente anziano “fragile” traumatizzato con fratture di femore, che segue un protocollo “fast track” per il trattamento chirurgico entro le 48h dal ricovero.

Patologie Trattate

Ortopedia

  • Artrosi dell’anca, primitiva e secondaria, negli esiti traumatici e per displasia
  • Artrosi del ginocchio primitiva e secondaria
  • Trattamento dei fallimenti protesici per instabilità, mobilizzazione, rottura delle componenti, sepsi
  • Artrosi di spalla e artropatia di cuffia, trattamento con protesi inversa
  • Lussazione ed instabilità della spalla, trattamento artroscopico e “open”
  • Rottura della cuffia dei rotatori, trattamento artroscopico mini invasivo
  • Patologie del ginocchio (lesione del legamento crociato anteriore, lesioni mensicali, lesioni cartilaginee)
  • Patologia dell’avampiede (alluce valgo, dita a griffe, a martello, Neuroma di  Morton, ecc.)
  • Patologia della colonna: ernie discali e protrusioni, discopatie, stenosi del canale vertebrale ed instabiltà, spondilolistesi, fratture vertebrali.

Traumatologia

  • Traumatologia dell’anca del paziente anziano (fratture del femore)
  • Traumatologia dell’arto superiore (clavicola, omero, gomito, avambraccio)
  • Traumatologia dell’arto inferiore (femore, ginocchio, gamba, caviglia, piede)
  • Fratture peri-protesiche di anca e ginocchio (fratture occorse in presenza di una protesi e che destabilizzano l’impianto)

Attività Clinica

Chirurgia sostitutiva protesica dell’anca, del ginocchio e della spalla

L'Ortopedia Traumatologica II affronta la patologia degenerativa (artrosi) primitiva e secondaria dell’anca, comprese le forme displasiche e post traumatiche, con le moderne tecniche di protesizzazione che sono sicure e garantiscono un buon risultato clinico e funzionale in oltre il 95% dei casi. Si impiantano protesi non cementate nella maggior parte dei casi con accoppiamenti in titanio/ceramica/polietilene secondo le più moderne tecniche e seguendo le linee guida e i protocolli internazionali.

Nel ginocchio artrosico, a oggi, la tecnica di cementazione viene considerata ancora la più sicura per un buon risultato lungo termine. Quando indicato, si impiantano protesi monocompartimentali che sostituiscono solo il lato interno o esterno danneggiato dall’artrosi. In casi più complessi, in cui la compromissione dei capi articolari è estesa, le protesi totali, a vario grado di stabilizzazione, rappresentano ancora la soluzione più sicura e durevole. In casi particolarmente selezionati si può intervenire con la protesizzazione della sola articolazione femoro-rotulea.

I casi, fortunatamente rari, di insuccesso e fallimento dell’impianto protesico di anca e ginocchio, per usura mobilizzazione o sepsi, vengono trattati con rimozione dell’impianto, bonifica dei capi ossei e reimpianto di componenti protesiche da revisione con maggior vincolo. In caso di infezione la revisione degli impianti viene effettuata solitamente in due tempi chirurgici distinti.

La patologia artrosica della spalla (omoartrosi) e la grave patologia degenerativa di cuffia con lesione massiva e irreparabile vengono trattate, ove indicato e se ogni altro cura è risultata inefficace, con l’impianto di una protesi “inversa” di spalla: grazie all’intuizione di Grammont, un chirurgo francese, l’inversione delle superfici di contatto articolare consente alla spalla lesionata di riprendere una buona funzione grazie all’attivazione del muscolo deltoide.

Chirurgia della spalla

Trattiamo, inoltre, le patologie degenerative della cuffia dei rotatori (tendinopatie calcifiche, lesione del tendine del CLBO e lesioni di cuffia dei rotatori) con tecniche mini invasive. Il ricovero è di una notte con ingresso al mattino e intervento, dimissione il giorno seguente. La tecnica mini invasiva consente l’utilizzo di una sonda ottica, collegata a video che permette l’esplorazione della articolazione e il successivo trattamento della lesione sempre per via mini invasiva. Il trattamento riabilitativo che segue le prime 3-4 settimane di riposo è fondamentale per la corretta riuscita dell’intervento.

Chirurgia del ginocchio

Ci occupiamo delle lesioni interne (da sport e degenerative) del ginocchio, con tecniche artroscopiche e mini-invasive. Dalle più semplici lesioni meniscali alle più complesse lesioni a manico di secchia del menisco e alle lesioni cartilaginee, mediante le più aggiornate tecniche riparative o sostitutive. La lesione del legamento crociato anteriore, patologia tipica dello sportivo, può essere riparata con tecniche differenti: dal neolegamento biologico (semitendinoso e gracile duplicati o tendine rotuleo, più indicato nello sportivo di livello) al legamento artificiale (soluzione da riservare alla fascia di età medio avanzata o nelle revisioni), al tendine ottenuto dalla Banca regionale dell’osso e legamenti che ha sede presso il Presidio Pini.

Nelle deviazioni in varo o in valgo dell’asse meccanico del ginocchio al di sotto dei 40-50 anni di età, quando indicato clinicamente e in base agli accertamenti radiografici, suggeriamo una osteotomia correttiva del ginocchio (alla tibia o al femore) che consente di ripristinare il corretto allineamento dell’arto e previene una degenerazione artrosica nel tempo.

Chirurgia del piede

Trattiamo tutta la chirurgia dell’avampiede, in primis la deviazione laterale del I dito (alluce valgo) e le patologie associate (dita a griffe, dita a martello, sovraccarichi metatarsali). Anche in questo caso, se indicato, è suggerito un intervento mini-invasivo che, attraverso una piccola cicatrice, consente la risoluzione dei disturbi con una buona correzione dell’asse del dito e un accorciamento dei tempi di convalescenza.

Chirurgia della colonna

Affrontiamo la patologia degenerativa del disco intervertebrale e l’ernia discale. La soluzione chirurgica deve sempre essere preceduta da un idoneo trattamento medico antidolorifico/anti infiammatorio e fisioterapico. Trattiamo, inoltre, la patologia più complessa della colonna (stenosi vertebrali ed instabilità) con trattamenti decompressivi e/o di stabilizzazione vertebrale su più livello secondo tecniche tradizionali e sicure.

È attivato un ambulatorio dedicato al trattamento sintomatico del dolore cervicale, dorsale e lombare mediante infiltrazioni di Ossigeno-Ozono eseguite ambulatorialmente.

Chirurgia traumatologica

Il trattamento chirurgico delle fratture degli arti avviene mediante l’utilizzo di placche metalliche in acciaio e titanio (biologicamente inerte) con viti a stabilità angolare che garantiscono una migliore tenuta nell’osso. Per determinate fratture è indicato l’utilizzo di chiodo endomidollari (con sistema di guide magnetico per le viti distali) o, in misura minore, di fissatori esterni. Quando possibile preferiamo utilizzare sistemi mini invasivi tipo MIPO.

Nel trattamento delle fratture dell’anca dell’anziano (problema di rilevanza sociale), applichiamo un percorso dedicato di “fast track” per garantire, ove le condizioni cliniche lo permettano, un intervento chirurgico entro le 48 ore dal ricovero. È previsto un percorso di recupero funzionale interno o esterno con trasferimento diretto verso la struttura riabilitativa adeguata.

Attività Ambulatoriale

L’attività ambulatoriale è dedicata sia ai controlli dei pazienti ricoverati per patologie ortopediche o traumatologica e dimessi dal reparto, sia per prime visite e controlli di pazienti affetti da patologie ortopediche.

L'Ortopedia Traumatologica II è dotata dei seguenti ambulatori: 

  • Ambulatorio di controllo post-PS
  • Ambulatorio di controllo Divisionale dei pazienti operati
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia dell’anca
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia del ginocchio
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia della spalla
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia della colonna
  • Ambulatorio superspecialisti di Ossigeno-Ozono terapia
  • Ambulatorio superspecialistico di patologia e chirurgia del piede

Gli ambulatori sono rivolti a pazienti adulti a partire dai 16 anni

Attività Didattica

Nell’ambito della scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano, il Direttore dell’UOC, dott. Pietro Paronzini, svolge funzioni di Tutor a favore dei medici specializzandi in ortopedia e traumatologia, in numero di 2 a rotazione semestrale. Tali medici affiancano il personale medico strutturato nelle attività cliniche e chirurgiche, ordinarie e di urgenza, per completare il proprio curriculum formativo.