Milano WallArt, il museo a cielo aperto dell'ASST Gaetano Pini-CTO
Milano WallArt - Il museo a cielo aperto dell'ASST Pini-CTO
Nel 2014, per il 140^ anniversario dalla fondazione dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini sono state messe in piedi una serie di iniziative che hanno suggellato il connubio tra l'ospedale e la città di Milano.Tra queste c'è "Milano WallArt": un progetto monumentale di arte pubblica che nasce dall’esigenza di rivalutare l’accesso dell’ospedale da Via Gaetano Pini, deturpato da scritte e abbozzi di graffiti.
Nella volontà di donare alla città di Milano e alla Piazza, dove l’Ospedale ha sede da 140 anni, un intervento artistico che ha valorizzato i dintorni, il Gaetano Pini ha coinvolto le altre istituzioni presenti in zona, in particolare l’Archivio Storico Diocesano e il Convento della Visitazione, per poter aumentare l’appeal dell’intera zona, tra l’altro pedonale, e in prossimità di numerose scuole, bar e ristoranti: un punto di passaggio e di relax che ha potuto ottenere da questo investimento, sostenuto interamente da Fondazione Cariplo, un miglioramento estetico di enorme impatto visivo, contribuendo a creare un vero e proprio museo a cielo aperto unico nella città di Milano.
Milano WallArt
È partito così un progetto innovativo di arte urbana, ideato dall’Ufficio Comunicazione dell'ASST Gaetano Pini-CTO, a cura di tre grandi firme della street art milanese - Pao (Paolo Bordino e Laura Pasquazzo), Ivan (Tresoldi, assistito dal calligrafo Francesco Muti) e il duo Orticanoodles (Walter Contipelli e Alessandra Montanari). Proprio questi ultimi hanno realizzato il più grande dei tre murales, che occupa circa 600 metri quadrati e corre per oltre 150 metri lungo il muro che circonda il Convento della Visitazione, tra piazza Andrea Ferrari, via San Calimero e via Mercalli. Sulla parete, accompagnati da citazioni e aforismi, i volti di 12 persone che hanno reso 'grande' Milano: Alda Merini, Franca Rame, Mariangela Melato, Elda Mazzocchi Scarzella ,Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Luchino Visconti, Claudio Abbado, Carlo Emilio Gadda, Marco Ferreri, Gian Maria Volontè, Gianfranco Ferrè e Gio Ponti.
Sul lato opposto della piazza, accanto alla chiesa, c'è il decoro calligrafico rosso e nero di Ivan che si sviluppa su 200 metri quadri. Mentre poco più lontano, su via Geatano Pini si possono vedere le forme astratte del murales di Pao che decorano le mura dell'ospedale.