Sindrome da anticorpi antifosfolipidi

Sindrome da anticorpi antifosfolipidi

Che cos'è la sindrome da anticorpi antifosfolipidi?

La sindrome da anticorpi antifosfolipidi è una malattia cronica rara su base autoimmune che colpisce prevalentemente giovani donne e che si caratterizza per la presenza nel sangue di anticorpi che possono modificare il flusso sanguigno portando alla formazione di trombi nelle arterie o nelle vene e/o aborti spontanei.

Quali sono le cause della sindrome da anticorpi antifosfolipidi?

In questa patologia le proteine circolanti nel sangue chiamate anticorpi antifosfolipidi interagiscono contro i tessuti stessi del paziente e interferiscono con la coagulazione, favorendo la formazione di trombi.

Quali sono i sintomi della sindrome da anticorpi antifosfolipidi?

Le manifestazioni cliniche possono essere molteplici e spesso legate alla localizzazione e alle dimensioni del coagulo stesso che si può presentare in qualsiasi parte del sistema circolatorio interessando quindi ogni organo. Ad esempio, la formazione di trombi nelle arterie coronarie può causare l’infarto del miocardio mentre eventuali trombi nelle arterie cerebrali possono determinare ictus. In corso di gravidanza, ci possono essere problemi nello sviluppo del feto o aborti spontanei.

Come si ottiene la diagnosi della sindrome da anticorpi antifosfolipidi?

Per arrivare alla diagnosi è necessaria una valutazione clinica accurata insieme ad esami del sangue mirati a identificare gli anticorpi antifosfolipidi. Lo screening prevede tre tipi di test: il lupus anticoagulant che è un test della coagulazione e due test per la ricerca degli anticorpi anticardiolipina e anti-beta2glicoproteina I.

Almeno uno dei tre test deve risultare positivo e tale risultato deve essere confermato da due rilevazioni effettuate ad almeno tre mesi di distanza l’una dall’altra.

Qual è la terapia per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi?

Essendo questa malattia legata a disturbi circolatori o ad eventi trombotici, l’obiettivo principale della terapia è la cura e la prevenzione delle recidive tramite l’utilizzo di farmaci antiaggreganti e anticoagulanti. In base al quadro clinico del paziente si possono associare altri farmaci con la finalità di modulare l’attività del sistema immunitaro.

Testo a cura della prof.ssa Francesca Ingegnoli, equipe di Reumatologia Clinica dell'ASST Gaetano Pini-CTO