Raccordo rete territoriale e reti clinico-assistenziali

Descrizione:

Le reti clinico assistenziali rappresentano il modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate, professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e sociosanitari di tipologia e livelli diversi nel rispetto della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica e organizzativa.

La rete individua i nodi e le relative connessioni definendone le regole di funzionamento, il sistema di monitoraggio, i requisiti di qualità e sicurezza dei processi e dei percorsi di cura, di qualificazione dei professionisti e le modalità di coinvolgimento dei cittadini.

La funzione Raccordo rete territoriale e reti clinico assistenziali, in staff alla direzione sociosanitaria:

  • opera in raccordo con la Direzione Medica di Presidio, la Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie e con la UOS Gestione cronicità e processi integrati nello sviluppo e nell’attuazione e di progetti di reti clinico-assistenziali negli ambiti di competenza dell’azienda mirati alla gestione della patologia prevalente e delle principali comorbidità anche attraverso strumenti di telemedicina;
  • promuove collaborazioni e partnership operative con le unità di offerta sociosanitarie e sociali presenti sul territorio in un’ottica di rete e di continuità assistenziale, coordinando la programmazione socio-sanitaria con la programmazione sociale e definendo e verificando la realizzazione degli interventi secondo percorsi e processi condivisi;
  • promuove e sviluppa momenti di confronto e di formazione con le cure primarie finalizzati alla definizione e condivisione dei livelli di intervento specialistici negli ambiti di competenza dell’azienda (secondo e terzo livello);
  • definisce e sviluppa un sistema di indicatori di processo e di esito per il monitoraggio dei percorsi clinico assistenziali in un’ottica di appropriatezza del percorso, di equità e tempestività di accesso e di qualità e sicurezza delle cure;
  • promuove e coordina sperimentazioni di percorsi di rete in accordo con enti del terzo settore iscritti al registro aziendale del terzo settore finalizzate alla presa in carico sociale e di prossimità di pazienti vulnerabili.

Raccordo rete territoriale e reti clinico-assistenziali

Le reti clinico assistenziali rappresentano il modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate, professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e sociosanitari di tipologia e livelli diversi nel rispetto della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica e organizzativa.

La rete individua i nodi e le relative connessioni definendone le regole di funzionamento, il sistema di monitoraggio, i requisiti di qualità e sicurezza dei processi e dei percorsi di cura, di qualificazione dei professionisti e le modalità di coinvolgimento dei cittadini.

La funzione Raccordo rete territoriale e reti clinico assistenziali, in staff alla direzione sociosanitaria:

  • opera in raccordo con la Direzione Medica di Presidio, la Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie e con la UOS Gestione cronicità e processi integrati nello sviluppo e nell’attuazione e di progetti di reti clinico-assistenziali negli ambiti di competenza dell’azienda mirati alla gestione della patologia prevalente e delle principali comorbidità anche attraverso strumenti di telemedicina;
  • promuove collaborazioni e partnership operative con le unità di offerta sociosanitarie e sociali presenti sul territorio in un’ottica di rete e di continuità assistenziale, coordinando la programmazione socio-sanitaria con la programmazione sociale e definendo e verificando la realizzazione degli interventi secondo percorsi e processi condivisi;
  • promuove e sviluppa momenti di confronto e di formazione con le cure primarie finalizzati alla definizione e condivisione dei livelli di intervento specialistici negli ambiti di competenza dell’azienda (secondo e terzo livello);
  • definisce e sviluppa un sistema di indicatori di processo e di esito per il monitoraggio dei percorsi clinico assistenziali in un’ottica di appropriatezza del percorso, di equità e tempestività di accesso e di qualità e sicurezza delle cure;
  • promuove e coordina sperimentazioni di percorsi di rete in accordo con enti del terzo settore iscritti al registro aziendale del terzo settore finalizzate alla presa in carico sociale e di prossimità di pazienti vulnerabili.